…chi l’allatta la vince! L’esperienza di Cristina

chi l'allatta la vinceIl mio principe, Lorenzo, è nato una settimana prima del previsto con parto cesareo programmato, in quanto era in posizione podalica. Per un problema legato al momento del parto Lorenzo è dovuto rimanere ricoverato in pediatria 6 giorni invece io dopo 3 giorni sono stata dimessa ma sono rimasta comunque ricoverata in appoggio alla pediatria per poter allattare Lorenzo ogni 3 ore. Però in ospedale gli davano l’aggiunta di latte artificiale, inoltre mi avevano chiesto di portare il ciuccio che io non avevo proprio comprato perché mi era stato detto che durante il primo mese era da evitare perchè rischiava di creare confusione al bambino nel diverso modo di suzione.

Quando lo andavo ad allattare quindi in genere lo trovavo già sazio e sonnolento, lui si attaccava ma non ciucciava molto, comunque il colostro iniziò ad uscire.

Non ho mai avuto ragadi ma all’inizio un po’ di arrossamento si e ho risolto con le coppette d’argento e un olio per il seno (l’olio ho continuato a metterlo per mesi insieme alle coppette usa e getta e non ho mai avuto problemi). Ma tornati a casa, dopo 6 giorni, il latte non era ancora arrivato e il bambino aveva difficoltà ad attaccarsi perché ormai aveva iniziato ad abituarsi al biberon e al ciuccio ed inoltre avevo un capezzolo più sporgente dell’altro quindi ad un seno si attaccava più facilmente all’altro invece non riusciva proprio.

Con molta caparbietà ho insistito tenendolo attaccato quasi sempre e dandogli un’aggiunta minima diciamo 20-30 millilitri solo se piangeva disperato. Questi momenti sono stati molto difficili dal punto di vista psicologico perché io avevo il mio momento di baby blues in più mio marito e mia madre insistevano a volergli dare l’aggiunta ad ogni vagito avendo paura che soffrisse troppo la fame…

Dopo quasi due giorni ho notato che il latte iniziava a uscire ma nel dubbio chiamai una puericultrice privatamente che quando venne constatò che il latte era arrivato e anche abbondante e che l’attacco era corretto. Durante i primi periodi in cui si attaccava molto spesso provai ad usare il tiralatte per avare un po’ di respiro, prima quello manuale e poi quello elettrico, ma la quantità di latte che riuscivo a tirare non era mai soddisfacente… (anche se con quello elettrico era un po’ meglio) e ci rinunciai. Comunque non mi sono mai fatta molti problemi ad allattare in pubblico, con le dovute accortezze ovviamente, e quindi l’ho portato in giro da subito.

Da allora ci sono stati momenti in cui ho avuto dei dubbi, a volte perché il seno mi sembrava morbido e vuoto,o perchè  si voleva sempre attaccare più spesso delle 3 ore canoniche e fino a 6-7 mesi si svegliava ancora molte volte di notte, ma in realtà il bambino ha sempre preso peso anche più della norma quindi da questo ho dedotto che era solo una sensazione ma lui si saziava. Chi “l’allatta la vince!”

Mi era stato consigliato di abituarlo da subito al biberon altrimenti dopo sarebbe stato un problema, ma io fino allo svezzamento non gliel’ho mai dato, poi ho iniziato a dargli l’acqua e ha imparato a ciucciare con un biberon che ha una particolare tettarella che si allunga simulando il capezzolo.

Ora ha 8 mesi e mezzo e continua a bere il mio latte, ovviamente in integrazione alle pappe e in genere dorme tutta la notte. Purtroppo a 12 mesi dovrò passare al latte artificiale per questioni lavorative anche se mi dispiace moltissimo: prima di tutto perché non c’è niente di meglio ma anche perché quando allatto mi sento bene e rilassata e sento di coccolare il mio principino e ho paura di perdere questi momenti di intimità.

Cristina

Lascia un commento

AlphaOmega Captcha Classica  –  Enter Security Code