Il nostro piccolo sole di M. Vetrano: diario di una mamma e dei suoi cinque mesi in T.I.N.

Il nostro piccolo sole di M. VetranoL’ho letto tutto d’un fiato, anche se ammetto che ho dovuto fermarmi spesso perché gli occhi si appannavano e non riuscivo a leggere! Il nostro piccolo sole mi ha emozionato a tal punto che mi sono ritrovata a fare il tifo per Edoardo, come se fosse un nipotino e a sentirmi vicina a Margherita ed Emiliano come ad  una coppia di amici di vecchia data. Non è solo la storia che ti coinvolge, Margherita Vetrano riesce, attraverso la scrittura, a far arrivare tutte le sue emozioni, a un certo punto mentre lei descrive un momento in cui sente freddo… mi sono ritrovata a rintanare le mani nelle maniche! Ho rivissuto dei momenti del mio trascorso di mamma e ringrazio Margherita per avere messo su carta certe sensazionie e certi sentimenti.

Traspare sofferenza… tanta, ma superato il momento di black out iniziale, anche un’enorme determinazione!

Il nostro piccolo sole racconta 5 mesi di terapia intensiva, da poco prima del parto al momento del ritorno a casa, la storia di una madre e di un neonato, ma non solo è la vita di tutta una famiglia… due genitori complici, che riescono a capirsi senza parlare, due figli che vengono protetti dal dolore, ma ignari di tutto danno una grande carica ai loro genitori, dei nonni, che riescono a dire tanto con anche solo con lo sguardo, delle persone di contorno, che possono essere difficili da affrontare, a volte un fastidio, a volte un aiuto.

Un aspetto che mi ha colpito molto è il “legame non legame” che si crea col personale dell’ospedale, il Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Sembra che il personale non voglia o non possa farsi coinvolgere troppo, ma in realtà il loro affetto nei confronti del piccolo Sibio e della sua famiglia, arriva al lettore con prepotenza.  Dietro quel camice bianco basta un gesto, uno sguardo, una parola, un tono di voce per cambiare le sorti di una giornata. Persone, non solo professionisti cui mettiamo in mano il nostro destino, fidandoci, ma pur sempre persone, che riescono al momento giusto a dire o fare qualcosa per far sembrare tutto meno terribile.

Questo libro ci parla di Edoardo che nasce a 23 settimane, un piccolo guerriero come tutti i bimbi della T.I.N., è un diario scritto col cuore e con la pancia, che non cerca di compiacere nessuno, ma racconta davvero come stano le cose, cosa si prova a vedere il proprio bimbo lottare per la vita attraverso un vetro…

Diamo sempre tutto per scontato… ma nulla lo è nemmeno il diritto alla vita spesso ci dà questa certezza!

L’impotenza di una madre che vede suo figlio fare un passo avanti e dieci indietro, che ha paura di sperare, che ha paura di gioire, che ha paura… Edoardo inizia a lottare nella pancia, subirà interventi, passerà infezioni, persino la meningite e quotidianamente ancora cerca di abbattere la differenza tra le sue due età… … ma tanti bimbi non ce l’hanno fatta… piccoli angeli che Margherita vede andare via. Genitori che non potranno vedere crescere i propri bimbi e allora speri, speri, speri: ”si esce dal reparto e si ripongono i camici nel filtro, senza parlare ma ognuno spera di rivedere quella culla ancora piena domani.”

Un punto importante de Il nostro piccolo sole è quello legato all’allattamento, Margherita non può abbracciare il suo piccolo, non può baciarlo, toccarlo e da subito inizia a fare l’unica cosa che può fare per lui… tirai il latte e ben presto questo diventa parte della sua quotidianità. Porta tanto latte in T.I.N. da ricevere ovazioni e molto toccante è il momento in cui Edoardo prova ad alimentarsi per la prima volta.

Lei sa che il suo latte è la cosa migliore per il suo bimbo, ma un ruolo decisivo l’ha anche suo marito quando il giorno dopo il parto le porta una confezione da 8 biberon dicendo: ”Quello ha fame!”, da quell’incoraggiamento drammaticamente scherzoso, Margherita non si è più fermata, avrebbe potuto sfamate tutta la T.I.N. ed è diventata un supporto, un aiuto, un punto di riferimento anche per le altre mamme!

Da qualche tempo Allattando si occupa  di promuovere la donazione di latte materno per i prematuri delle terapie intensive, attraverso una sezione dedicata del blog: “donare latte materno“, colgo l’occasione per invitare le mamme a donare il latte nelle banche del latte d’Italia!

Consiglio Il nostro piccolo sole a tutti i genitori dei bimbi a termine per capire quanto spesso le aspettative possano essere ridimensionate a seconda delle situazioni che si vivono e ai genitori dei bimbi prematuri come compagno di viaggio… ma credo che una lettura di questo genere faccia bene a tutti… è proprio un bel libro, scritto bene ed emozionante!

A breve pubblicherò un’intervista a Margherita Vetrano che ha gentilmente accettato di rispondere alle mie domande e ci sono buone probabilità che questo libro abbia un seguito nel prossimo futuro, ma in tanto voglio chiudere quest’articolo con una frase de Il nostro piccolo sole:

“Noi mamme siamo tutte uguali, Tutte con gli occhi lucidi quando tocchiamo alcuni ricordi e tutte convinte che il proprio figlio sia un caso più complicato degli altri che la propria sofferenza sia unica e inconsolabile.”

Siamo mamme….

Lo potete acquistare su amazon o contattando la pagina FB de Il nostro piccolo sole

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