Scelta o necessità: allattamento al seno o artificiale?

biberon

Ci tengo molto a scrivere questo articolo per definire bene il mio punto di vista e di conseguenza quello di Allattando riguardo l’ allattamento al seno.

Una ragazza che segue il blog mi ha scritto che ha apprezzato l’ idea di creare un punto d’ incontro per le neomamme e che reputa l’ argomento “allattamento” utile ed interessante, mi ha anche detto però, che in alcune letture, si è sentita tagliata fuori e questo mi è dispiaciuto molto. Mi ha scritto che lei ha dovuto dare l’ aggiunta di artificiale ad entrambe le sue bimbe perché aveva poco latte ed erano molto piccole e leggendo i miei articoli si è sentita “condannata” per questo.

Io non sono contro l’ allattamento artificiale, ma sono, dove possibile a favore di quello al seno!

Come spiegato nell’ articolo: “come nasce il blog Allattando.it“, ho deciso di impegnarmi in quest’ avventura, perché ho avuto grandi difficoltà in allattamento e quando cercavo su internet qualche informazione che potesse essermi d’ aiuto, trovavo articoli medici, tecnici, dettagliati, scritti da esperti, spesso da uomini.

Non riuscivo a trovare quello che volevo: esperienze!

Avrei voluto leggere di una mamma che scriveva: “per il dotto ostruito ho provato questa tecnica e… funziona!”

Certo è importantissimo anche sapere in teoria che cos’e un dotto ostruito, per capire cosa ci sta succedendo e conoscere quali possibili rimedi esistono, ma quando il seno fa male, e credetemi fa davvero male, quello che pensi è solo: “Che qualcuno mi dica cosa devo fare purché passi, sono disposta a tutto!”

Nel blog racconto la mia personale esperienza, credo molto nei vantaggi dell’ allattamento al seno, altrimenti non avrei deciso di scrivere al riguardo ed è per questo motivo che parlerò prevalentemente di questo, ma come spiegato nell’ articolo “La montata lattea: arriva il latte!“, sono stata la prima a chiedere e litigare con l’ ospedale perché dessero l’ aggiunta di latte artificiale a mio figlio, dopo aver avuto un calo ponderale del 14%!!!

Ritengo che allattare al seno sia faticoso, non per tutte per fortuna, ma per molte è così  e pertanto deve essere una scelta libera di ogni donna, non criticherò mai chi decide di non farlo, per questo pretendo lo stesso trattamento! Invece, mi sento dire da ben otto mesi, in continuazione: “ma sei matta, non hai un minuto per te, hai sempre problemi al seno… Guarda che i bambini crescono benissimo anche con il latte artificiale!”

Ecco… Questa frase, che sento da mesi, mi fa terribilmente arrabbiare, anzi mi fa proprio saltare i nervi! Nessuno lo mette in dubbio, ci mancherebbe altro, ma non trovo giusto far sentire delle “stupide” delle mamme che stanno faticando per portare avanti quello in cui credono, solo perché chi critica non è d’accordo o non ha nemmeno provato!

Chi decide di non allattare al seno può avere mille ragioni e sicuramente tutte e mille valide, però pochi ammettono che a volte semplicemente: è più comodo un biberon. E va benissimo… Poter avere qualche ora per sè, far svegliare il papà la notte, non combattere con le ragadi… sono ragioni più che valide per decidere di non allattare al seno, ma perchè non dirlo? Perché dire: “ci tenevo tanto, ma non ho avuto latte!” e poi vedi la foto del figlio che a due ore dalla nascita aveva il ciuccio in bocca? Probabilmente si tratta anche di disinformazione, ma non si può pretendere che certe circostanze, ad esempio l’utilizzo di un intruso come il ciuccio da subito, non interferiscano con un buon avvio dell’ allattamento. Spesso, anche se involontariamente, siamo proprio noi mamme che commettiamo degli errori iniziali che compromettono la buona riuscita del nostro percorso di allattamento.

Un consiglio a tutte le future mamme, informatevi su come funziona l’ allattamento già durante la gravidanza, magari con un bel corso preparto, che tra l’altro può portrare, com’è successo a me, a creare dei legami davvero forti con altre mamme con cui condividerete ben più di quelle 8/10 lezioni del corso, ve lo garantisco!

Altre volte, però, non si tratta nemmeno di scelta, ci sono situazioni in cui allattare al seno risulta impossibile o per la mamma o per il bimbo: il latte è poco, il neonato deve stare a lungo in culla termica oppure non cresce e ci sono moltissime altre ragioni, anche piuttosto serie, in questi casi non deve diventare un’ agonia per la mamma, un senso di colpa che non deve esistere, perché di colpa proprio non si tratta… può succedere che, anche chi teneva tanto ad allattare al seno, non possa e deve farsene una ragione ed accettare la situazione…

Io nonostante tutti i problemi, sono stata fortunata perché il mio bimbo cresceva tantissimo, fin troppo ed è stata questa la spinta a decidere di andare avanti, molto probabilmente se avessi visto che nonostante tutti gli sforzi profusi, lui non fosse cresciuto, dal momento che la ragione più grande che mi ha fatto decidere di allattare era il suo benessere, avrei smesso.

Del resto si sa… “I bambini crescono benissimo anche col latte artificiale!”

2 comments

  1. Rossella :

    È certamente una questione delicata.
    Ricordo che una mia amica incinta disse ad una pediatra:”Spero di poter allattare!”
    La risposta della pediatra fu: “Tutte le donne possono allattare se hanno pazienza!”.
    Sinceramente non ho le competenze per valutare se questa affermazione valga al 100% o se davvero ci sono casi in cui il latte, per qualche ragione a me sconosciuta, non sia sufficiente o proprio non arrivi.
    Come scrive Francesca “allattare non è una passeggiata” ….
    Conosco una ragazza che ha avuto diversi problemi descritti nel blog (ingorghi, mastite…) e che ha pertanto deciso di rinunciare rimanendo talmente traumatizzata dalla sua esperienza che addirittura dice di provare “disgusto” nel vedere una donna allattare…
    In questo caso e in altri subentrano, a mio avviso, anche fattori culturali nella questione “allattamento”.
    Donne che rivendicano la loro indipendenza, percepiscono l’allattamento quasi come una forma di “NON emancipazione”.
    Insomma, è difficile fare valutazioni oggettive: quella dell’allattamento è una questione davvero profondamente personale!

    • Francesca :

      Tutto si riassume in ciò che scrivi alla fine: quella dell’ allattamento è una questione davvero PROFONDAMENTE personale!
      In questi mesi ho raccolto molte informazioni ed esperienze ed effettivamente i professionisti sono d’ accordo nell’ affermare che, escludendo situazioni particolari legate o alla mamma o al bimbo, è molto difficile che una donna non possa proprio allattare, ma sono sicura che la disinformazione non aiuti di certo un avviamento corretto dell’ allattamento. Spesso il latte non arriva, o va via per una serie di situazioni che, se conosciute, possono tranquillamente essere evitate! Per quanto riguarda il discorso della “NON emancipazione”, penso che in molte la pensino così, io personalmente mi ritengo davvero fortunata di poter vivere un’ esperienza tanto profonda e credo che la mia indipendenza stia proprio nel fatto di poter decidere di me stessa, del mio tempo e del mio corpo.
      Si tratta di un argomento delicato ed è per questo che sto preparando la sezione “esperienze” che raccoglierà racconti di chi è pro allattamento al seno, di chi è contro, di chi ha allattato, di chi non ha potuto, di chi non ha voluto… Ogni mamma ha le sue motivazioni e queste rendono ogni storia… unica!

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